Diffidare delle organizzazioni

Non me ne importava niente del sistema o dell’opposizione al sistema.

Dopotutto, non si trattava che di uno scontro tra un’organizzazione e un’altra. E io, sia nelle grandi questioni che in quelle piccole, ho sempre diffidato delle organizzazioni.

(Haruki Murakami – 1Q84)

La morte degli artisti

Fino a qualche secolo fa gli artisti spesso erano al soldo dei loro mecenati. E nonostante questo hanno tirato fuori capolavori unici.

Oggi la stragrande maggioranza degli artisti si vanta della propria libertà. Che però deve assolutamente coincidere con la libertà del pensiero unico globale. Altrimenti gli ingaggi improvvisamente scompaiono.

E nemmeno a capolavori siamo messi tanto bene.

Gaza come Perl Harbour

Quello successo in questi giorni fra Palestina ed Israele, ricorda molto quello accaduto a Pearl Harbour fra Giapponesi e Statunitensi.

Nonostante vari avvertimenti di un’imminente azione e nonostante un servizio segreto fra i più efficienti, non si è fatto niente per evitarlo. Si ha come l’impressione che le cose si siano volute lasciar accadere.

L’unica cosa certa è che a rimetterci saranno sempre e solo i poveri cristi.

La pubblicità dei famosi

Quando qualcuno famoso e già danaroso, presta il suo volto a pubblicità il più delle volte squallide, arricchirà di sicuro il suo conto in banca.

Ma la sua dignità a mio avviso naufraga verso deprimenti lidi.

Ma parlare di dignità al giorno d’oggi è cosa inconsueta e fuori luogo.

Il Dio modesto

Certo: quando un popolo è in disfacimento, quando sente svanire completamente la fede nel futuro e la speranza della libertà; quando nella sua coscienza la servitù diventa di prima necessità e le virtù dei servi sono una condizione della sua sopravvivenza, allora anche il suo Dio deve modificarsi.

Ecco che diviene bigotto, timido e modesto, raccomanda la “pace dell’anima”: non più odio ma indulgenza.

(Friedrich Nietzsche – L’Anticristo)

Morte delle città

In tre modi muoiono le città.

Quando le distrugge un nemico spietato. Quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, scacciando gli autoctoni e i loro dei. Oppure quando gli abitanti perdono la memoria di sé, e senza nemmeno accorgersene diventano stranieri a loro stessi.

(Salavatore Settis – Se Venezia muore)

Il garante

Secondo il vocabolario la figura del garante è quella “che dà assicurazione del mantenimento di un impegno da parte di altri”.

In Italia abbiamo diversi garanti, ma l’impressione è che le garanzie siano sempre meno.

A parte che per gli organi d’informazione. Per loro i garanti funzionano a meraviglia. Del resto, se vogliono “garantirsi” la sopravvivenza…

Potere…e volere

Quando una nuova amministrazione subentra ad un’altra, si spera sempre in qualcosa di diverso.

Invece poi accade questo…che i progetti che interessano economicamente ma sono dannosi politicamente, vengono portati avanti perché non vi è alcuna possibilità di fermarli.

Invece quelli che hanno meno interesse economico per quella parte politica, vengono senza alcuna problema stoppati, o almeno modificati.

Del fatto che i progetti siano effettivamente importanti per la cittadinanza, non importa proprio a nessuno.

Alle masse

“Alle masse bisogna offrire delle feste rumorose, poiché gli sciocchi amano il rumore e le masse sono fatte di sciocchi.

(Napoleone)

Emergenza

Viviamo nel mondo dell’emergenza.

Ogni giorno una nuova emergenza sostituisce quella precedente. E della prima non abbiamo più notizie. Fino ovviamente a quando verrà estratta nuovamente dal cappello di un prestigiatore.

Difficile pensare che sia una casualità anzichè una causalità.